COME COMPORTARSI SE TI LICENZIANO IN SPAGNA

In Spagna, come in Italia, il licenziamento puó essere individuale o collettivo, e questo dipende dal numero dei lavoratori coinvolti.
L’articolo 51 dello Statuto Spagnolo dei Lavoratori definisce “licenziamento collettivo” la risoluzione del rapporto di lavoro causata da motivi economici, tecnici, organizzativi o di produzione quando:
-nel periodo di 90 giorni vengono licenziati almeno 10 lavoratori di un’impresa con meno di 100 dipendenti.
-il 10% dei lavoratori di un’impresa che abbia tra 100 e 300 dipendenti.
-30 lavoratori nelle imprese con piú di 300 dipendenti.
Sono considerati motivi economici: quelli che dimostrino una situazione economica negativa dell’Azienda che richiede una diminuzione del numero dei dipendenti, come misura necesaria per superare tale crisi aziendale. La conclusione dei contratti di lavoro non deve essere la sola soluzione applicata, ma accompagnata da altre misure orientate a risolvere le difficoltá economiche dell’impresa.
Sono considerati motivi organizzativi: quelli che dimostrino una riorganizzazione aziendale della stessa dovuta ad esempio da una fusione, e quindi sono considerati innecessari specifici posti di lavoro; in questo caso l’Azienda puó ammortizzare o annullare tali posti di lavoro dietro una corretta giustificazione della decisione presa.
Sono considerati motivi di produzione: quelli che dimostrino ad esempio che l’Azienda integra nuovi macchinari o impianti di produzione che permettono l’automatizzazione del proceso produttivo e la conseguente necessitá di risolvere il contratto di lavoro a certe figure addette a tale processo.
Il licenziamento, che sia collettivo o individuale, potrá essere contestato in sede giudiziale, presentando un’ Azione Giudiziale di fronte alla giurisdizione sociale entro 20 giorni lavorativi dalla notificazione del licenziamento e potrá essere definito dal giudice che emette sentenza: legittimo (procedente), illegittimo (improcedente) o nullo.
Il licenziamento verrá ritenuto legittimo quando verrá riconosciuta l’inadimpimento da parte del lavoratore contestato dall’Azienda e quando vengono confermati tutti i requisiti formali, come per esempio, la comunicazione per iscritto al lavoratore (la carta di licenziamento debe contenere una soddisfacente descrizione dei fatti che hanno portato al licenziamento e l’indicazione della data a partire dalla quale avrá inizio il licenziamento).
Sará invece dichiarato illegittimo quando il licenziamento emesso sará privo dei requisiti sopra elencati.
Il licenziamento sará nullo quando vi é una violazione dei diritti fondamentali del lavoratore e di libertá publica o quando il lavoratore puó dimostrare che é una vittima di violenza di genere, a patto che possa dimostrare l’esistenza di una giusta causa. Si parla di giusta causa nei casi di lavoratrice incinta, con permesso di maternitá, paternitá o allattamento, o con riduzione della giornata lavorativa per curare una persona con una incapacitá física, psichica o sensoriale o un minore di 12 anni.
Nel momento in cui il licenziamento verrá dichiarato illegittimo, l’imprenditore entro 5 giorni dovrá decidere se reincorporare il lavoratore al proprio organico di lavoro e di conseguenza pagargli le mensilitá arretrate non retribuite durante il periodo trascorso tra il licenziamento e la notificazione della sentenza, o pagargli una indennita’.
In questo caso la somma da versare varia a seconda della durata del rapporto di lavoro. Solo se il lavoratore licenziato é un rappresentante sindacale potrá scegliere lui stesso il tipo di opzione che ritiene piú consona alla sua situazione e non l’imprenditore.
Nel caso in cui, invece il licenziamento viene considerato nullo, l’imprenditore avrá l’obbligo di reintegrare il lavoratore nel proprio organico e potrá essere condannato al risarcimento dei danni oltre al pagamento delle mancate mensilitá non ricevute da parte del lavoratore nel periodo trascorso tra il licenziamento e la notifica della Sentenza.
L’indennitá da versare al lavoratore nel caso di un licenziamento illegittimo sará pari a 33 giorni di retribuzione per ogni anno lavorato.
In nessun caso, l’indennitá non potrá essere superiore ai 720 giorni di retribuzione, fatti eccezione di alcuni casi.
I legali di LN ABOGADOS-LAWYERS possono aiutarti in questa complessa trattativa e allo stesso tempo seguirti attraverso tutti i passaggi necessari al fine di far valere i tuoi diritti sia dal punto di vista umano che economico.
Una respuesta
Buenos días,
Quiero saber mis derechos en el caso de que me echen en mi empresa que es una startapp que ahora cuenta con más de 500 empleados.
Gracias